lunedì 22 luglio 2013

L'iniziazione alla fotografia

Ricordo benissimo la mia prima foto. Era una macchinetta, penso della Kodak, che aveva mia zia Anna. Era lunga e stretta e aveva un grosso pulsante di scatto di colore arancione. Io avevo 6 anni e volevo  a tutti i costi giocare con quell'oggetto a me sconosciuto. Lo presi in mano e iniziai a scattare senza inquadrare il soggetto...  Dopo qualche giorno, vidi il risultato: la schiena di un asino (mossa) con il piede di mia cugina in secondo piano. Questa foto la conservo ancora con gelosia...
Mio figlio, a 4 anni,  è stato decisamente più bravo: almeno è riuscito a inquadare alla perfezione mia mamma e mio fratello. Bravo Alessandro, continua così.

giovedì 18 luglio 2013

One photo, one story #3 "Satellites"

You're an angel
I don't wanna go to heaven.




Photo: Matteo Silva 2013

Camera chiara, oscura e buon gusto.

Pochi giorni fa, lamentandomi con un po' di malizia delle foto esageratamente elaborate, mi é stato consigliato di dedicarmi alla camera oscura. Premetto che non ho nulla contro la post produzione, sono io stesso un utilizzatore di Lightroom, programma che uso per regolare luci e contrasti e per la trasformazione in b/n, procedura obbligatoria se non sei in possesso di una Leica monochrome da 10000 euro. Non uso per scelta PS in quanto non mi serve: nelle mie foto non modifico la realtá, non aggiungo/tolgo nulla alle immagini quindi é un programma a me inutile. Questi software sono eccezionali, ci lavori mezz'oretta  e la tua foto sembra un Cartier-Bresson. Sembra. Perché, ahimè, il buon gusto e il talento che ognuno ha dentro di sé, non hanno ancora inventato come elaborarlo!


Foto: Matteo Silva, St, Pauli 2012

martedì 7 maggio 2013

One photo, one story #2 "Who do you think you are, Stirling Moss?"

"Who do you think you are, Stirling Moss?"




1000 Miglia 2012:  Jaguar celebrates the 60th anniversary of developing the disc brake.
Waiting for 1000 Miglia 2013 (May 16-19)

martedì 30 aprile 2013

Back to analog!

Oggi son stato a Verona a fare un check-up al mio Durst M605...si torna all'analogico!!!

 I went in Verona for a check up to my Durst M605! Back to analog  photography!

Сёння я быў ​​у Вероне на абследаванне да майго Durst M605. Мы вяртаемся да аналагавых!

giovedì 25 aprile 2013

Artisti #2 Stanley Kubrick "2013: un viaggio nell'immagine"


STANLEY KUBRICK
2013: un viaggio nell'immagine

A poco più di un decennio dalla sua morte, che ha privato il cinema di uno dei registi più geniali mai esistiti, sbarca a Genova la mostra fotografica di Stanley Kubrick. Pochi sanno che il grande regista americano ha avuto un passato da fotoreporter: a soli diciassette anni la rivista “Look” gli comprò una straordinaria fotografia rappresentante un edicolante rattristato dalla notizia della morte di Roosvelt. Questa ed altre 159 fotografie saranno in esposizione a Genova, Palazzo ducale dal 1 maggio al 25 agosto 2013. Chi si aspetta di trovare atmosfere “barrylindoniane” o composizioni visionarie da “odissea nello spazio”rimarrà deluso: le fotografie in mostra rappresentano scene di vita quotidiana della New York del dopoguerra, documentari sui personaggi della televisione, dello sport e sul mondo del circo. Il tutto ritratto con un bianconero frutto di una tecnica sopraffina che Kubrick, negli anni successivi, saprà sapientemente applicare nei suoi lungometraggi.

 Il mattino aveva veramente l'oro in bocca.

Matteo Silva

Tratto da "Cocun" Trendvisions anno 02 n° 08

martedì 23 aprile 2013

Artisti #1 Helmut Newton e un mondo senza uomini


Helmut Newton e un mondo senza uomini.


Una cadillac, l'hotel Chateau Marmont e il Sunset Boulevard: potrebbe sembrare l'ambientazione utilizzata per una delle sue tante fotografie di moda ma non è così.Son già passati nove anni da quando Helmut Newton, al secolo Helmut Neustaedter, si schiantò con la sua lussuosa automobile su un muro del famoso albergo di Hollywood. Fino al 19 maggio 2013 Berlino, sua città natale, gli rende omaggio con "World without men", un'esposizione di tutte le fotografie tratte dal suo omonimo fotolibro datato 1984. Un titolo che  già da sè basterebbe a spiegare gran parte della poetica del grande fotografo tedesco, capace di elevare il nudo femminile, il glamour e il ritratto di moda ad arte pura. Le donne di Helmut Newton sembrano scolpite nel marmo: sculture fotografate nelle strade, tra i palazzi, in lussuose ville così come nei luoghi più comuni come la cucina di casa o il luogo di lavoro. Nudi mai volgari, a volte ironici, talvolta violenti e provocanti, di un erotismo colto che a volte tocca attimi di sadomasochismo raffinato. Elle, Vogue, VanityFair, Playboy,GQ sono solo alcune riviste che hanno ospitato nelle proprie pagine gli scatti, prevalentemente in bianco/nero, di Newton. Senza dimenticare le collaborazioni con i grandi nomi della moda tra i quali
si distinguono i lavori fatti per Chanel, Yves Saint Laurent e Versace.Stilisti e marchi che farebbero ancora carte false per poter lavorare con il maestro del nudo per antonomasia. Un genio dell'immagine che ha sapientemente coniugato la moda e la fotografia ovvero due mondi che, al giorno d'oggi troppo spesso si
distinguono per banalità, cattivo gusto e sensazionalismo. Due mondi che, oggi come non mai, sentono terribilmente la mancanza di Helmut Newton.

Matteo Silva

Tratto da "Cocun" Trendvisions, anno 02 n°7

NaCIO

Prospettiva Bleach. Pensieri e note sulla fotografia.

Bleach, per una fotografia pulita.
Bleach, per una fotografia candida.
Bleach, per una fotografia onesta.
Bleach, per una fotografia reale.