Ricordo benissimo la mia prima foto. Era una macchinetta, penso della Kodak, che aveva mia zia Anna. Era lunga e stretta e aveva un grosso pulsante di scatto di colore arancione. Io avevo 6 anni e volevo a tutti i costi giocare con quell'oggetto a me sconosciuto. Lo presi in mano e iniziai a scattare senza inquadrare il soggetto... Dopo qualche giorno, vidi il risultato: la schiena di un asino (mossa) con il piede di mia cugina in secondo piano. Questa foto la conservo ancora con gelosia...
Mio figlio, a 4 anni, è stato decisamente più bravo: almeno è riuscito a inquadare alla perfezione mia mamma e mio fratello. Bravo Alessandro, continua così.
lunedì 22 luglio 2013
giovedì 18 luglio 2013
Camera chiara, oscura e buon gusto.
Pochi giorni fa, lamentandomi con un po' di malizia delle foto esageratamente elaborate, mi é stato consigliato di dedicarmi alla camera oscura. Premetto che non ho nulla contro la post produzione, sono io stesso un utilizzatore di Lightroom, programma che uso per regolare luci e contrasti e per la trasformazione in b/n, procedura obbligatoria se non sei in possesso di una Leica monochrome da 10000 euro. Non uso per scelta PS in quanto non mi serve: nelle mie foto non modifico la realtá, non aggiungo/tolgo nulla alle immagini quindi é un programma a me inutile. Questi software sono eccezionali, ci lavori mezz'oretta e la tua foto sembra un Cartier-Bresson. Sembra. Perché, ahimè, il buon gusto e il talento che ognuno ha dentro di sé, non hanno ancora inventato come elaborarlo!
Foto: Matteo Silva, St, Pauli 2012
Foto: Matteo Silva, St, Pauli 2012
Iscriviti a:
Post (Atom)